
Poesia di Aldo Palazzeschi scritta in Braille sullo sfondo dell'opera.
"Chi sono?"
Son forse un poeta?
No, certo.
Non scrive che una parola, ben strana,
la penna dell'anima mia:
"follia".
Son dunque un pittore?
Neanche.
Non ha che un colore
la tavolozza dell'anima mia:
"malinconia".
Un musico, allora?
Nemmeno.
Non c'è che una nota
nella tastiera dell'anima mia:
"nostalgia".
Son dunque... che cosa?
Io metto una lente
davanti al mio cuore
per farlo vedere alla gente.
Chi sono?
Il saltimbanco dell'anima mia.
1 commento:
poesia ed immagine dialogano sulla scia di un grande , comune impatto emotivo.credo che ognuno di noi lotti ogni giorno con la propria identità e nel cercarte di metterla in evidenza a volte la perdiamo di vista. Giulia Di Carlo
Posta un commento